Il mercato dei dispositivi portatili ha raggiunto cifre altissime ed è per questo motivo che gli smartphone ricondizionati hanno sempre più sollecitato l’interesse generale: ma il risparmio è reale? La risposta.
Negli ultimi anni, gli smartphone ricondizionati sono sempre più diventati una realtà seria e consolidata a seguito dei prezzi altissimi dei prodotti di questo settore. Ma la domanda che tanti consumatori e affezionati tech si pongono è quella che riguarda l’eventuale risparmio.
Gli smartphone ricondizionati non devono essere visti come prodotti usati ma piuttosto come dispositivi a cui è data una seconda vita andando ad intervenire sulle componenti più usurate. Il ventaglio delle possibilità, però, comprende anche prodotti che sono restituiti dopo pochi giorni dall’acquisto a seguito di alcuni problemi.
L’acquisto di uno smartphone ricondizionato entra anche nell’ottica del discorso di evitare lo smaltimento di un prodotto che può avere una sua vita. Insomma, per molte persone questa opzione è sempre più gradita ma conviene davvero? Cerchiamo di dare una risposta.
L’attuale mercato dei dispositivi mobile è in pesantissimo affanno a seguito di prodotti sempre più numerosi e sempre più costosi. Per tale ragione, gli smartphone ricondizionati risultano essere sempre più ricercati e a ragione dato che un modello può far risparmiare dal 20 al 70% rispetto al prezzo dello stesso dispositivo nuovo.
Il risparmio cresce sempre più se si considerano modelli che hanno già qualche anno sulle spalle ma, al di là della singola scelta, tale ambiente permette a chiunque di poter avere un telefono, anche di ultima generazione, a prezzi davvero comodi.
A dare ancora più valore a questi dispositivi anche la garanzia concessa che può essere di un anno oppure due. Tale dettaglio non deve essere sottovalutato dato che la garanzia permette all’acquirente di stare tranquillo in caso di problemi futuri dovuti proprio alla rigenerazione. Oggi, gli smartphone ricondizionati sono venduti ovunque anche se bisogna, prima di procedere all’acquisto, leggere attentamente le politiche di reso e l’eventuale rimborso.
Nel corso del 2022, Swappie ha condotto uno studio in cui i dati sono apparsi nel documento di impatto ambientale e in tale report è stato evidenziato di come l’industria economica vada ad impattare per circa il 3% nella diffusione di anidride carbonica.
La percentuale prodotta dai dispositivi nuovi, però, tende ad abbassarsi se si parla di smartphone ricondizionati e dal report si evince come il calo possa arrivare fino al 78%. Per capire ancora meglio questo numero, possiamo paragonare tale attività alle emissioni di una pianta piccola che realizza in un decennio, 61,5 kg di CO2. Il processo per dare vita ad un ricondizionato, dunque, porta a cancellare l’alta intensità delle emissioni.
Sono anche questi dati che hanno portato i produttori a spingere sul ricondizionato dato che l’aiuto all’ambiente è davvero significativo. In sostanza, quindi, se pensate di cambiare dispositivo mobile valutate quelli ricondizionati non solo per risparmiare ma anche per aiutare il pianeta.
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