Tantissimi cittadini si stanno ritrovando con i conti svuotati e la situazione è allarmante: ecco cosa succede e come difendersi.
Una truffa di imponenti proporzioni sta investendo tantissimi italiani, e sono sempre di più le vittime che cadono in trappola. Attenzione al web.
Nonostante ormai molte persone conoscano le dinamiche delle truffe (soprattutto quelle perpetrate online), non passa giorno che non si verifichino danni a discapito di chi ha un conto corrente bancario. In pratica, ognuno di noi è una vittima potenziale, e l’unica cosa da fare è non allentare mai la guardia.
Negli ultimi anni, le forze dell’ordine hanno raccolto dati e prodotto numeri davvero impressionanti in merito alla crescita delle truffe. Per citare un esempio, anche la rivista a tutela dei consumatori Altroconsumo ha pubblicato un report: da esso si evince che solamente tra il 2020 e il 2021 le truffe hanno colpito 1,3 persone ogni 1000. Per capire l’entità e la gravità della situazione, ricordiamo che i danni pagati nel nostro Paese ammontano a 156 milioni di euro. È come se ogni cittadino pagasse in media 2 mila euro. Il dato preoccupante è che il fenomeno non è affatto in diminuzione, anzi.
L’ultimo allarme della Polizia Postale è stato lanciato dopo l’ennesima truffa ai danni di alcuni correntisti, e più precisamente che hanno il conto presso l’Istituto bancario Intesa San Paolo.
Le dinamiche sono sempre le medesime ma purtroppo molti sono cascati nella truffa. Migliaia di persone hanno ricevuto una e-mail, nella quale si comunicava il blocco del conto corrente se non si fosse attuata una sorta di procedura di sicurezza. Agli utenti sono stati chiesti tutti i dati personali comprese le credenziali d’accesso al conto, da inviare cliccando su un link. Chi ha eseguito l’operazione è caduto intrappola e si è visto svuotare letteralmente il conto.
Paradossalmente, le truffe che funzionano di più sono quelle che utilizzano dinamiche già rodate e conosciute. Le persone non sempre immaginano di trovarsi di fronte ad una truffa, ed è l’effetto sorpresa, tra le altre cose, che permette ai criminali di portare a termine le loro trappole.
Possiamo imparare a difenderci seguendo i consigli degli esperti: la prima cosa da fare, se riceviamo uno dei messaggi come quelli sopra citati, è di non cliccare mai sui link proposti. Se la banca, l’Inps, l’Agenzia delle Entrate hanno qualche comunicazione importante da inviare lo faranno, ma non chiederanno mai i dati sensibili degli utenti, né le credenziali di accesso, né le password o altro.
Possiamo anche prevenire le truffe ideando password efficaci e cambiandole spesso, e affidarsi alle comunicazioni con gli istituti di cui sopra usando lo SPID o CIE. In caso di un messaggio sospetto, nel dubbio contattare personalmente la propria banca, senza cliccare sui link proposti. Meglio ancora è aprire un’altra scheda del browser e accedere personalmente al sito in oggetto.
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