Il Bonus infissi resta in vigore anche per l’anno in corso, con possibilità di detrazione in dichiarazione dei redditi 2024. A debite condizioni.
Le spese relative alla sostituzione degli infissi per porte e finestre nel quadro agevolativo del 2023. Anche questo, come altri bonus, è stato mantenuto nel pacchetto di benefit connessi alle spese domestiche, da fruire sotto forma di detrazione fiscale.
Una conferma che, come accaduto per altre agevolazioni anche di maggior spessore (in primis il Superbonus), ha visto l’introduzione di alcune modifiche sostanziali non tanto alle modalità di detrazione quanto ai termini della stessa. Il Bonus infissi, nel 2023, passa infatti a un recupero in dichiarazione dei redditi pari al 90% delle spese di sostituzione sostenute, a patto che gli interventi risultino trainati piuttosto che trainanti. In pratica, qualora le sostituzioni degli infissi delle proprie finestre fossero compresi in un’opera di più ampio respiro, come l’efficientamento strutturale o sismico degli edifici (Superbonus o Sismabonus), la detrazione spetterebbe in forma massima. In caso contrario (ossia un intervento di tipo esclusivo) non cambierà nulla rispetto al 2022: la detrazione dei lavori, così come il credito d’imposta, resterà al 50%.
Un intervento decisivo, in questo senso, è arrivato dagli effetti combinati del Dl Aiuti quater e dalla Legge di Stabilità, che hanno modificato le aliquote e le scadenze delle detrazioni edilizie principali, incluse le due principali agevolazioni “trainanti” (Ecobonus e Superbonus). Per quel che riguarda il Bonus infissi, vigono alcuni parametri basilari: la detrazione IRPEF sarà infatti riconosciuta per la sostituzione semplice di finestre e infissi tramite l’Ecobonus ordinario, entro un tetto massimo di 60 mila euro di spesa a partire dall’1 gennaio 2023. In questo caso, la detrazione in Dichiarazione dei redditi 2024 resterà al 50%. Resta valido anche il Bonus Ristrutturazione, con il quale la detrazione resterà comunque al 50% (tetto di spesa a 96 mila euro).
Chiaramente, se il Bonus infissi è alido nell’ambito di detrazioni “minori”, altrettanto lo sarà nell’ambito di lavori trainanti decisamente più estesi di una semplice ristrutturazione. Qualora in ballo ci sia un progetto di ammodernamento dell’edificio, sul piano strutturale o legato alla riduzione del rischio sismico, oltre che al miglioramento delle prestazioni energetiche, la detrazione salirebbe in termini percentuali. Per quel che riguarda il Superbonus, i casi sono sostanzialmente due:
In pratica, anche il Bonus infissi seguirà le regole del nuovo Superbonus, con riduzione progressiva dell’aliquota ino al 2026. A ogni modo, in entrambi i casi andrà individuato il periodo di imposta di riferimento, per la cui determinazione saranno essenziali alcuni elementi:
Per quanto riguarda i requisiti obbligatori, l’agevolazione fiscale sarà garantita in presenza di alcune condizioni essenziali, relative sia alla natura dei lavori da eseguire che al dettaglio della spesa sostenuta. In primo luogo, il Bonus infissi dovrà essere relativo a edifici già esistenti. Non saranno quindi “agevolabili” i lavori per strutture in costruzione e/o non ancora accatastate. Per le stesse ragioni, sarà obbligatoria la sostituzione di finestre e infissi già esistenti. Non ci sarà dunque alcuna detrazione per l’installazione ex novo. Il Bonus sarà invece riconosciuto nell’ambito di lavori che comportino un aumento dell’efficienza energetica dell’abitazione. Inoltre, rientreranno nel quadro agevolativo gli infissi, le finestre i serramenti uniformati ai requisiti tecnici di trasmittanza “U” (dispersione di calore).
Al ine della fruizione completa dell’agevolazione, i beneficiari dovranno procedere all’invio, entro 90 giorni dalla ine dei lavori, della documentazione richiesta all’Enea. Un obbligo vigente sia per il Bonus Ristrutturazione che per le detrazioni maggiori. Nello specifico, si tratta di dati relativi agli interventi eseguiti per la riqualificazione energetica. A seconda della richiesta da parte dell’Ente, la natura del plico da consegnare potrebbe variare. Tuttavia, potrebbero essere richiesti documenti come l’asseverazione di un tecnico abilitato inerente al valore della trasmittanza termica dei nuovi infissi, così come un attestato di qualificazione energetica in caso di interventi su parti comuni.
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