I tagli potrebbero colpire anche i lavoratori e pensionati che potrebbero ritrovarsi con una decurtazione della tredicesima. La notizia preoccupa: ecco chi rischia.
Per fronteggiare la crisi economica e l’inflazione, il governo sta adottando una serie di misure che però danneggerebbero i cittadini. La somma della tredicesima nel mese di dicembre potrebbe essere decurtata.
La bozza della Legge di Bilancio 2024 ha specificato che lo sgravio contributivo del 6% e del 7% non si applica alla tredicesima per chi ha una retribuzione lorda non superiore a 2.692 e 1.923 euro. Si dovranno pagare i contributi interamente che ammontano per i privati al 9,19% e per i pubblici all’8,80%. Perciò la tredicesima di dicembre avrà un importo inferiore nel 2024 rispetto a quella del 2023 che si applicherà uno sgravio del 2% o 3%.
Tredicesima 2024 più bassa: i motivi
Sulla tredicesima si applica uno sgravio contributivo del 2% per gli importi superiori a 1.923 euro lordi e inferiori a 2.692 euro lordi; e del 3% per le cifre non superiori a 1.923 euro lordi. Una somma che sarà inferiore già a dicembre 2023. In pratica, da uno stipendio di 1.500 euro lordi e con una tredicesima di uguale importo, bisognerà sottrarre 32,85 euro e 92,85 euro di contributi dal primo e dalla seconda.
Le cose saranno peggiori nel 2024 quando alla mensilità aggiuntiva sarà applicata l’aliquota contributiva piena. In poche parole, su una tredicesima di 1.500 euro si dovranno versare 137,85 euro di contributi: 45 euro in più rispetto a dicembre 2023 e 105 euro in più rispetto allo stipendio.
Tutti i lavoratori che sono abituati a ricevere la ricompensa in busta paga noteranno che la cifra nel mese di gennaio 2024 sarà inferiore rispetto alla somma di dicembre 2023. In poche parole, allo stipendio di 1.500 euro verrà applicata l’aliquota piena del 9,19%, invece che del 6,19%, e di conseguenza ci sarà un taglio di circa 10,50 euro.
Dunque, seppur non è una cifra molto alto, si può notare come la retribuzione di gennaio sarà più bassa. Oltre al fatto che per chi ha un guadagno fino a 15mila euro non gli saranno riconosciute i benefici previsti nella Riforma fiscale.