Un impianto fotovoltaico è un sistema che produce energia elettrica attraverso la trasformazione e lo sfruttamento dell’energia solare, quella che proviene dalle radiazioni solari; si parla in questo caso di energia fotovoltaica, una forma di energia che rientra nel novero delle cosiddette energie rinnovabili, quelle cioè che derivano da fonti rinnovabili come per esempio il vento, la luce del Sole, l’acqua, le biomasse ecc. Queste forme di energia sono considerate energie compatibili con il concetto di sostenibilità ambientale.
Un impianto fotovoltaico funziona sfruttando il cosiddetto effetto fotovoltaico, basato sulla proprietà di alcuni materiali di convertire l’energia solare in energia elettrica (fu il fisico francese A. Becquerel a osservare per la prima volta questo fenomeno nella prima metà del XIX secolo).
Impianti fotovoltaici: i componenti principali
Gli impianti fotovoltaici sono costituiti dai cosiddetti pannelli fotovoltaici (popolarmente noti come pannelli solari) formati da una serie di moduli i cui elementi basilari sono le celle fotovoltaiche. Il materiale principale con il quale vengono realizzati i pannelli fotovoltaici è il silicio.
La tecnologia grazie alla quale vengono prodotti i pannelli è continuamente in evoluzione e con il passare del tempo vengono realizzati moduli sempre più efficienti e sostenibili a livello ambientale dal momento che i materiali che li costituiscono possono essere in buona parte riciclati.
Un altro elemento fondamentale di un impianto fotovoltaico è l’inverter, un apparato elettronico la cui funzione è quella di convertire la corrente continua che viene generata dai moduli fotovoltaici in corrente alternata, che è quella utilizzata comunemente dagli impianti elettrici delle abitazioni domestiche, degli uffici e dei negozi.
Ovviamente un impianto fotovoltaico consta di altri elementi, ma quelli principali sono appunto i pannelli e l’inverter.
Energia prodotta dagli impianti fotovoltaici: come viene sfruttata?
L’energia elettrica prodotta dagli impianti fotovoltaici può essere utilizzata in modo istantaneo per i correnti bisogni dell’abitazione. Nel caso in cui la quantità di energia elettrica sia superiore a quella necessaria, l’eccesso di produzione può essere immesso nella rete.
Un’alternativa interessante è quella di dotarsi di un sistema di accumulo. Grazie a quest’ultimo è possibile immagazzinare l’energia prodotta in eccesso in apposite batterie; essa potrà poi essere rilasciata in seguito, per esempio durante le ore di buio o nel caso di giornate nuvolose o di maltempo.
Quali sono i principali vantaggi di un impianto fotovoltaico?
L’installazione di un impianto fotovoltaico per gli usi domestici porta con sé diversi vantaggi, sia in termini economici sia per quanto riguarda la sostenibilità ambientale.
Se valutiamo l’aspetto economico, un impianto fotovoltaico consente un risparmio sulla bolletta energetica non indifferente; in un momento in cui costi dell’energia hanno subito una notevole impennata ciò può rivelarsi particolarmente positivo per il bilancio familiare. In sostanza, una famiglia può acquisire un certo grado di indipendenza energetica.
Altre considerazioni di carattere economico che si possono fare è che l’installazione di un impianto fotovoltaico aumenta sia il livello di classe energetica dell’immobile sia, conseguentemente, il suo valore sul mercato.
Relativamente alla classe energetica dell’edificio, si deve anche ricordare che sono previsti sgravi fiscali fino al 65% nel caso di opere di ristrutturazione volte al miglioramento dell’efficienza energetica di un edificio e l’installazione di un impianto fotovoltaico rientra appunto in questa casistica.
Vanno poi anche considerati gli aspetti ambientali; l’energia fotovoltaica è infatti, come accennato in apertura di articolo, una forma di energia green e ha quindi un ridotto impatto ambientale.
