Siamo a pochi giorni dal passaggio all’ora legale, un cambiamento che avviene ogni anno e che porta alcune discussione in merito: quanto ci fa risparmiare? I dati sono chiari.
Si continua a discutere tra ora legale e ora solare dato che, qualche tempo fa, si era paventata l’ipotesi di instaurare definitivamente la prima, cosa voluta anche dai cittadini di tutta Europa ma che, al momento, non si è verificata.
Tra la notte di sabato 25 marzo 2023 e domenica 26 marzo 2023 ci sarà il passaggio all’ora legale, questo vuol dire che la lancetta del nostro orologio sarà spostata un’ora avanti: dalle 2 alle 3 del mattino.
Sono molte le società che hanno analizzato determinati periodi dell’anno e si sono esposte a favore dell’ora legale. Una soluzione che sembrerebbe essere la risposta giusta ma con la sua introduzione definitiva, quanto si andrebbe a risparmiare?
Ora legale definitiva, a quanto ammonta il risparmio? La cifra è incredibile
Da anni, ormai, si discute sul fatto se sia meglio impostare per sempre l’ora legale oppure continuare l’alternanza. Secondo i dati emersi da Conflalavoro PMI, impostare definitivamente l’ora legale porterebbe ad un risparmio di 2,7 miliardi di euro nel 2023.
Per il Centro Studi sarebbe questa la cifra totale che si andrebbe a risparmiare permettendo di avere un’ora di luce solare in più al giorno nei giorni che, invece, sono dominati dall’ora solare.
Su questa falsariga anche Altroconsumo che ha analizzato il periodo tra il 2004 e il 2021 portando in evidenza un risparmio in Italia dovuto all’ora legale di circa 1,8 miliardi di euro che corrispondono a 10,5 miliardi di kWh.
Lo studio Terna conferma tutto: l’ora legale vuole dire risparmio
Lo scorso anno, la società Terna ha preso come riferimento il periodo in cui c’era l’ora legale andando così a calcolare il beneficio economico. Nei 7 mesi analizzati, il prezzo medio del chilowattora, comunicato da Arera, è stato di circa 45 centesimi lordi per il cliente con utenza domestica in tutela. Tale situazione per la società che opera nella trasmissione di energia ha generato un beneficio economico del sistema elettrico di circa 190 milioni di euro.
Dunque, i dati sono chiarissimi e dicono chiaramente come l’ora legale porti un risparmio considerevole dato che con l’ora in avanti, l’uso della luce artificiale sarebbe ritardato per gran parte del periodo in cui è presente. Inoltre, quell’ora in più va a coincidere con attività professionali che sarebbero in pieno svolgimento. Parzialmente diverso il discorso per l’estate dove il beneficio sarebbe ridotto dato che il tramonto avverrebbe quando la maggior parte delle attività ha chiuso.
Insomma, più fonti ci dicono che l’ora legale aiuta sia noi, salvaguardando i nostri risparmi, sia l’ambiente e questi sono gli aspetti che dovrebbero far decidere i vertici europei. Come detto, però, anche quest’anno ci sarà lo switch dopo il periodo di riferimento con il ritorno all’ora solare segnato per domenica 29 ottobre 2023.